Cos’è lo Spaced Learning?

Lo Spaced Learning o apprendimento intervallato, è una tipologia di insegnamento che prevede la somministrazione di un argomento ad intervalli regolari di tempo.

Le informazioni dovrebbero essere assimilate più facilmente grazie alla divisione della lezione in più momenti frammentati.
“SPACED” ,infatti, deriva dall’inglese e significa proprio “scaglionato, distribuito”.

E’ stato introdotto, per la prima volta, da Paul Kelley e sperimentato alla Monkseaton High School nel Nord dell’Inghilterra. 

Il principio alla base è che un apprendimento reiterato favorisce la memorizzazione di nozioni e concetti che, diversamente, vanno perduti se somministrati in un’unica volta.

Come si crea l’apprendimento intervallato?

Lo Spaced Learning ha una struttura ben precisa costituita da tre momenti di input e due intervalli. Naturalmente, la struttura può essere adattata e modulata in base alle esigenze degli insegnanti.

I input:
l’insegnante somministra l’argomento e tutte le informazioni che gli alunni devono assorbire. Solitamente la durata non supera i 15 minuti.

I intervallo:
non ha una durata ben definita, solitamente si attesa sui 10 minuti. Durante la pausa, non si fa alcun riferimento alla lezione precedente.

II input:
l’insegnante propone lo stesso argomento adottando una modalità diversa, utilizza quindi altri modi di presentarlo e lascia interagire gli alunni sul tema.

II intervallo:
secondo momento di pausa della durata di 10 minuti. Anche in questo caso, non si fanno riferimenti alla lezione precedente.

III input:
si ritorna sul contenuto della prima lezione ma il focus passa sugli studenti. Dovranno, attraverso esempi pratici e azioni, dimostrare di aver appreso il contenuto somministrato in precedenza. Il docente, poi, verifica il livello d’apprendimento degli studenti.

Strategie e vantaggi dello Spaced Learning

Lo Spaced Learning comporta molti vantaggi per l’apprendimento. Primo fra tutti la massimizzazione delle conoscenze grazie al tipo di approccio che consente di concentrare in momenti precisi molti concetti e di riprenderli successivamente.

La suddivisione, poi, garantisce un alto livello di concentrazione da parte degli studenti i quali non restano annoiati dalle lezioni troppo articolate e lunghe.

Un altro vantaggio è, infatti, la possibilità di alleggerire il carico cognitivo derivamenti da particolari argomenti i quali, spacchettati, risultano essere assimilabili più facilmente.

Inoltre, attuare un apprendimento intervallato, permette al docente di presentare l’argomento con diversi strumenti e diverse modalità in modo da imprimere più fortemente le nozioni desiderate.

Lo Spaced Learning può essere, infine, attuato in due diverse strategie:

  • si può introdurre un intervallo dilatato tra due o più interventi: si presenta l’argomento, lo si riprende e così via.
  • gli argomenti da affrontare possono essere diversi tra un intervallo e l’altro consentendo, sempre, il ripasso degli stessi. In questo modo gli studenti avranno anche il tempo di elaborare collegamenti tra i vari aspetti del tema trattato.

Martina come strumento per attuare lo Spaced Learning

La piattaforma Martina è uno strumento decisamente idoneo per poter attuare lo Spaced Learning. Una delle funzionalità primarie è proprio quella di fungere da mezzo per poter rafforzare concetti appresi in via tradizionale.

La possibilità di utilizzarla in differenti modalità per poter trattare un argomento, consente ai più piccoli di sperimentare in maniera interattiva nozioni e concetti presentati durante la lezione frontale.

Basti pensare al fatto che durante una lezione in classe o laboratoriale, l’insegnante trasmette alcuni argomenti. Questi potranno essere riproposti sulla piattaforma in modalità gioco o tramite sfondi e schede ad hoc dove i bambini potranno ripassare ciò che il loro cervello ha da poco elaborato.

Un esempio di attività con Martina in modalità Spaced Learning

Abbiamo pensato di suggerirvi un’interessante attività da poter somministrare ai piccoli studenti con questa modalità approfittando della vicina “Giornata dell’Albero”.

In occasione di questa ricorrenza, dove si propongono attività laboratoriali, passeggiate nel verde, incontri dove si dibatte sull’importanza del patrimonio arboreo e la valorizzazione degli spazi urbani, è possibile strutturare una lezione che consente di insegnare gli elementi della natura integrando digitale, tradizionale e manuale.

I input:
nella prima sessione l’insegnante introduce, in modo tradizionale, gli elementi legati agli alberi e alle piante. In questo modo il bambino inizia a conoscere e ad approfondire tutto ciò che vi riguarda.

I intervallo:
i bambini sono lasciati liberi di svolgere qualsiasi attività.

II input:
il docente può portare i bambini nel giardino ed iniziare a mettere in pratica ciò che è stato presentato nella prima sessione.
I bambini saranno lasciati liberi, in questo caso, di sperimentare e toccare con mano alcune parti delle piante o dell’albero.

II intervallo:
i bambini vengono nuovamente lasciati liberi per circa 10 minuti.

III input:
il docente avvia il CRUCIPUZZLE su Martina dove i bambini dovranno divertirsi a scovare le paroline legate all’albero. Così facendo stimoleranno sia la memoria, sia ripeteranno gli elementi appresi nella prima sessione e assorbiranno meglio i concetti.

Costruire l’attività è davvero semplice. Seguendo le istruzioni del video è possibile anche riadattarla a numerose altre tematiche.

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